Settore |
Filatura e tessitura
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Oggetto |
Roche |
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Traduzione |
Rocche a
braccio per lana, lino e canapa |
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N.
inventario |
B-II |
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Etimologia |
Dal
gotico rukka |
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Provenienza |
Locale |
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Dimensioni |
61 cm |
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Descrizione
e
funzione |
La rocca
è l'attrezzo sul quale la filatrice dispone a piccole matasse la fibra,
egl'eez, per averla a
portata di mano. Sono usate per la filatura con il füs
ma anche con il filatoio. Quella a braccio è tenuta sotto il
braccio sinistro, spesso con l'estremità inferiore infilata nella
cintura o nel nastro del grembiule. Avevano forme particolari a
seconda del materiale da filare. Per meglio fermare il lino e la
canapa alla cima della rocca sono avvolti, come nella rocca della
prima foto, la roche de la botigie, da decorativi cappucci ricamati in stoffa, oppure in
carta o cuoio, spesso pegni d'amore, il
rocarööl. Le due rocche sono state ottenute da un bastone aperto nelle parte
superiore in bastoncini che sono riuniti in cima. Al centro sono
tenuti larghi da un dischetto di legno.
Nella foto sotto, sono rappresentate alcune teste di rocca in ottone,
di varia foggia e decorazione che erano montate su semplici
bastoni, che fungevano da impugnatura. Nella parte terminale,
posti a corona, tre aculei divergenti hanno lo scopo di
sostenere i fiocchi di fibra da filare.
Infine nella foto in basso rocche per lana in ferro
(a sinistra) e in legno (a destra).
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