Gli anni prima della Grande Guerra, dopo l'attività
pionieristica della azienda Sanelli, vedono l'espandersi
dell'artigianato premanese con la nascita di nuove
officine. In questi anni infatti nascono l'officina Rusconi
(coltelli da tasca), quella di Gianola Giovan Battista (coltelli a
serramanico), quella di Gianola Carlo ( forbici), quella di Fazzini
Biagio (forbici), quella dei fratelli Pomoni (attrezzi
agricoli). E' questa una piccola pattuglia di ditte con un numero
relativamente basso di occupati (una cinquantina, titolari compresi)
che costituiranno la solida base su cui poggerà l' espansione
futura.
Nel prima dopoguerra, in un clima di ristagno economico, sbarcano a
Premana i Collini. Originari del Trentino ma operanti a
Milano, sono i più importanti operatori commerciali nel
settore delle coltellerie, con forti rapporti con il mercato tedesco
e in contatto con la Sanelli. Guido e Guglielmo Collini,
i figli del fondatore Ermenegildo (vedi Catalogo
del 1900) decidono di affiancare alla attività di
commercializzazione quello di produzione, avviando uno
stabilimento a Premana nel 1921, in società con Francesco Sanelli.
Nel 1923 la ditta comincia a funzionare con 36 dipendenti che
diventarono, nel 1929,80. Lo stabilimento chiamato Italicus,
dal marchio di fabbrica, è attrezzato con moderni macchinari
appositamente importati dalla Germania e consente un ulteriore balzo
in avanti della produzione di articoli da taglio e della loro
commercializzazione, aiutata anche dalla nascita di attività
commerciali gestite da premanesi in diverse città d'Italia
(Torino, Venezia, Verona, Massa Carrara ecc). pagina
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