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Settore |
Agricoltura e allevamento |
Oggetto |
Gerlo |
Traduzione |
Gerla |
N.
inventario |
C - I |
Etimologia |
Dal latino
gerulum,
che serve per portare, da gerere, portare |
Provenienza |
Locale |
Dimensioni |
70 circonferenza 178 |
Descrizione
e
funzione |
Da una
assicella di legno forata, il fondo, di diversa grandezza per i
diversi modelli, partono le stecche
verticali che costituiscono il telaio attorno a cui si
intrecciano le strisce ricavate dai rametti di nocciolo, larice o
betulla. L'intreccio, che può essere fitto o con spazi vuoti, a
seconda dei diversi utilizzi, finisce con fasci di nocciolo intrecciati. Gli
spallacci sono inseriti direttamente nell'intreccio e agganciati
alla base della gerla
Si usa per il trasporto di di oggetti terra, letame,
come nel modello della prima foto, o fieno e strame, come nel
modello della seconda foto. Anche la
foggia della gerla variava a seconda degli usi cui erano
destinati . Ogni componente della famiglia aveva il suo gerlo o
tódèsch con il rispettivo bórâsch, un tessuto
che serviva a coprire la gerla e tutti erano messi in fila in
fondo alla scala, presso l'entrata di casa pronti per essere
presi sulle spalle prima di uscire. Anche i bambini avevano il loro
e lo ricevevano a 4-5 anni come regalo di una festa o per il
compleanno.
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