|
Settore |
Agricoltura e allevamento |
Oggetto |
Baghe |
Traduzione |
Otre di
pelle (di capra) |
N.
inventario |
C-I |
Etimologia |
|
Provenienza |
Premana |
Dimensioni |
110 x 35 cm |
Descrizione
e
funzione |
L'otre
di pelle di capra, simile a quella ricordata nei poemi omerici, è
forse il pezzo più raro del museo e difficilmente reperibile nei
musei etnografici dell'Italia del nord.
La pelle della capra era ottenuta scuoiando l'animale con
incisioni solo al collo e alle gambe e veniva sfilata dalla carcassa
senza rotture. Era quindi seccata, conciata e cucita in modo da
lasciare un unica apertura al collo. Il pelo dell'animale
restava all'interno. Tali contenitori erano adatti per il
trasporto a spalla o nella gerla e su cavalcature. Era utilizzata
soprattutto per il trasporto del vino e dell'olio e poteva
contenere anche cinquanta litri. Otri simili a quella del museo
erano utilizzate in questa area fino ai primi del novecento.
Il confezionamento era di norma affidato al ciabattino, che per
questo era chiamato bagat, cioè colui che produce baghe. |
|