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Settore |
Manufatti
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Oggetto |
Laorâzion
dol cortel |
Traduzione |
Lavorazione
del coltello |
N.
inventario |
A-III |
Etimologia |
Dal
latino coltellus |
Provenienza |
Officine premanesi |
Dimensioni |
25 cm ( coltello
finito) |
Descrizione
e
funzione |
Nelle foto si possono osservare le fasi di lavorazione di un coltello
da cucina tradizionale come avveniva fino agli anni trenta del
secolo scorso nelle
botteghe artigianali di Premana. Si partiva da una piccola barra
di acciaio, da cui si ricavava la lama forgiata fornita di codolo
per il manico. Dopo la forgiatura, il pezzo veniva contornato con
la mola utilizzando un modello, la dima, come riferimento. Si
passava alla sgrossatura e successivamente alla tempera ma solo
della lama. Seguiva l'affilatura con la mola ad acqua
e l'immanicatura. Il manico, preparato da artigiani specializzati,
era generalmente ricavato da un unico pezzo di legno a cui veniva data la
apposita forma. In alcuni casi venivaaed eventualmente diviso in due. Successivamente le due parti del manico e il
codolo della lama venivano forate per l'inserimento dei ribattini.
L'ultimo ritocco riguardava la lucidatura del manico e l'oliatura
della lama per preservarla dall'ossidazione. Per personalizzare il manufatto, prima della tempera la lama era
punzonata riportando il nome del cliente o dell'artigiano secondo
le diverse esigenze.
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